Apparato uditivo

Apparato uditivo

Distinguiamo il sistema uditivo (responsabile della ricezione dell’udito) e il sistema vestibolare (responsabile della percezione della posizione del capo nello spazio e dell’equilibrio).

orecchio

L’orecchio si divide in:

  • Orecchio esterno – comprende il padiglione auricolare ed il meato acustico esterno o condotto uditivo. La funzione primaria dell’orecchio esterno è quella di convogliare e trasmettere le onde sonore verso la membrana timpanica, che separa l’orecchio esterno da quello medio.
  • Orecchio medio – amplifica le onde sonore per la successiva trasmissione di queste onde dall’aria ad un ambiente fluido. Nell’orecchio medio abbiamo la catena ossiculare, formata da martello, incudine e staffa che collegano la membrana timpanica ad un’altra sottile membrana, la finestra ovale, che separa l’orecchio medio da quello interno. Infine, la finestra rotonda che serve a far circolare i liquidi incomprimibili della coclea, situata inferiormente alla finestra ovale. La tuba di Eustachio connette l’orecchio medio con la faringe e contribuisce a mantenere normale la pressione nell’orecchio medio. Intensi cambiamenti di pressione possono causare dolori fino a determinarne la rottura. L’apertura della tuba permette alla pressione dell’orecchio medio di equilibrarsi con quella della faringe, attenuando le differenze di pressione tra i due compartimenti.
  • Orecchio interno – contiene strutture associate sia all’udito, sia all’equilibrio. La coclea contiene le cellule recettoriali, responsabili della sensibilità uditiva. Il nervo contiene le fibre nervose afferenti responsabili dell’udito e dell’equilibrio ed è il cosiddetto nervo vestibolo cocleare (VIII paio di nervi cranici).

Quando le onde sonore stimolano l’orecchio, comprimono la membrana timpanica, causandone un’oscillazione. Poiché la membrana timpanica è connessa al martello, il primo degli ossicini, le oscillazioni della membrana determineranno un’oscillazione del martello alla stessa frequenza e con un’ampiezza che rifletterà quella delle oscillazioni che fanno vibrare il timpano.

Il martello, l’incudine e la staffa sono assemblati tra loro in modo tale da funzionare come un sistema di leve in serie; il movimento del martello amplifica quello dell’incudine che, a sua volta, causa un ulteriore aumento del movimento della staffa. L’effetto netto risultante è quindi un’amplificazione delle onde sonore.

La staffa è disposta sopra la finestra ovale, che a sua volta è in contatto con la coclea piena di fluido, quindi le oscillazioni della staffa generano onde nel liquido cocleare. L’amplificazione delle onde sonore rafforza la trasmissione delle onde dal mezzo aereo a quello liquido.

L’amplificazione avviene anche quando le onde sonore vengono trasmesse dalla grande membrana timpanica alla finestra ovale, che ha un minore diametro e, quindi, una forza che si esercita su una superficie più piccola produce una pressione maggiore. Il dotto vestibolare e quello timpanico sono in comunicazione all’estremità della coclea (elicotrema).

Dalla finestra ovale le onde elastiche giungono alla finestra rotonda attraversando il dotto cocleare, mettendo in oscillazione la membrana di Reissner e soprattutto la membrana basilare.

 

Appunti di Fisiologia Umana

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