La fisiologia del muscolo
Distinguiamo i muscoli volontari da quelli involontari, quelli striati da quelli lisci. Tra quelli striati rientrano i muscoli scheletrici. I muscoli scheletrici coprono tutto il nostro corpo. I muscoli scheletrici, a parte qualche eccezione, sono collegati ad almeno due ossa, un esempio è il bicipite.
La parte del muscolo che genera forza si chiama corpo, il quale contiene diversi fascicoli che a loro volta formano le fibre muscolari.
I mioblasti sono quindi le cellule che si fondono per formare le fibre muscolari, alcune restano indifferenziate e vanno a costituire delle cellule satelliti, possono essere considerate delle staminali perché sono in grado, quando il danno non è molto esteso, di riparare il danno al livello del muscolo.
A differenza delle altre cellule, quelle muscolari sono dotate di molti nuclei e sono posti al si sotto della membrana plasmatica, ovvero il sarcolemma.
Ogni fibra muscolare è formata da circa 1000 miofibrille e ciascuna miofibrilla è costituita da un fascio di filamenti spessi e sottili che si sovrappongono reciprocamente, ovvero la miosina e l’actina.
Il reticolo sarcoplasmatico circonda ciascuna miofibrilla ed è in stretta associazione con altre strutture chiamate tubuli traversi, tubuli T. Il reticolo sarcoplasmatico svolge le funzioni di immagazzinare ioni calcio Ca2+ e di liberarli all’interno del citosol quando la cellula muscolare viene stimolata alla contrazione.
I componenti di base di ciascun filamento di actina sono monomeri di actina, chiamati actina G, ovvero una proteina globulare. Ogni monomero è in grado di legare la miosina.
Nei filamenti di actina troviamo delle proteine regolatrici che consentono alle fibre muscolari di iniziare e terminare la contrazione: ovvero la tropomiosina e la troponina. La tropomiosina è una proteina filamentosa che si estende al di sopra di numerose molecole di actina in modo da bloccare i siti di legame con la miosina quando il muscolo è in stato di riposo.
La troponina comprende 3 subunità: T,I e P. La troponina T lega la tropomiosina, la troponina I è quella inibente, mentre quella C lega il calcio. È proprio il legame del calcio in questo sito ad innescare la contrazione muscolare, facendo sì che la troponina sposti lateralmente la tropomiosina, esponendo pertanto i siti di legame per la miosina posti sulle molecole di actina.